Gianguir, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA PRIMA
 
 ZAMA e ASAF con la sciabla alla mano, da varie parti
 
 ASAF
1190Vinto han gli avversi dii. Sconfitto è ’l campo.
 ZAMA
 Cieli! E ’l sultan?
 ASAF
                                  Prigione.
 ZAMA
 E tu in Agra?
 ASAF
                            Rapito
 da la turba fugace...
 ZAMA
                                       Ah! Tu dovevi
 difenderlo o morire.
 ASAF
1195Feci il dover...
 ZAMA
                             Si loda
 l’opra dal fin. Favor Grado, favor, grandezza,
 Alinda, onor, tutto in Gianguir perdesti.
 Che fai di quell’acciar che da la in man sì terso
 da la pugna riporti?
1200Volgilo in te. Fa’ un degno colpo alfine;
 e tu, che non sapesti
 vincer, sappji morir.
 ASAF
                                         Torsi di vita
 è furore o viltà. Vivendo, posso
 esser utile al regno, a te, al sultano a tutti.
1205Agra difenderò; né i mali miei
 m’hanno oppresso così...
 ZAMA
                                               Va’. Un vil tu sei.
 ASAF
 
    Vile a me? Ma non offende
 una donna imbelle che non sa
 qual sia ’l merto del valor.
 
1210   Che se osasse un reo coraggio
 rinfacciarmi di viltà,
 l’insolenza de l’oltraggio
 punirei dentro il suo cor.