Faramondo, Venezia, Nicolini, 1699

 SCENA IX
 
 FARAMONDO e TEOBALDO
 
 FARAMONDO
 A me viene Teobaldo.
 TEOBALDO
                                          Al re de’ Franchi
1375quella che gli disia
 Gustavo il re de’ Cimbri
 pace e salute in questo foglio invia.
 FARAMONDO
 «Faramondo, a più vite (Legge)
 funesta è la tua fuga.
1380Ho Clotilde in tua vece, ho Childerico,
 Adolfo e Rosimonda,
 per sangue o per amor vite a te care.
 Pria che ’l giorno tramonti,
 se non riedi a’ tuoi ceppi, esse cadranno».
1385Nemico ingiusto e genitor tiranno.
 «Voglio ’l loro o ’l tuo sangue; uno di questi
 colpi è da farsi o tu sia vile o forte.
 Così giura Gustavo,
 tuo nemico crudel fino a la morte».
 TEOBALDO
1390Che risolvi?
 FARAMONDO
                         Ritorna
 al tuo signor crudel, mostro, non padre.
 Verrò, digli, verrò ma qual io devo
 e qual ei non m’attende.
 TEOBALDO
 Vien pure a tuo piacer. Da pochi istanti
1395o l’altrui morte o ’l tuo destin dipende.