Gianguir, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA PRIMA
 
 ZAMA, COSROVIO e MAHOBET, tutti col loro seguito
 
 ZAMA
 Al mio sposo e signor che a noi sen riede,
 più che d’ostri, di lauri adorno il crine,
 mi affretta il suo comando e l’amor mio.
 Tosto, o servi, il più ricco
5palanchin mi si appresti; e tu che [illeggibile] a parte (Partono otto schiavi indiani)
 sei di sue glorie, o Mahobet invitto,
 a me qui espon [illeggibile] suoi chiari gesti e al prence
 che un dì, ma tardo sia, regger de l’ampio
 Mogol dovrà l’impero
 dai paterni trofei steso più lunge.
 COSROVIO
                                                                                                      Io pure
 COSROVIO
 del felice sultan nei grandi acquisti
 onorerò la tua virtute, o duce.
 MAHOBET
10Poiché sovra le torri
 di Kandahar le trionfali insegne
 alzò il possente regnator de’ Persi,
 scese ne l’Indostan, qual rovinoso
 torrente. A la gran piena
15Gianguir si oppose; il corso
 ne arrestò, ne rispinse. Al primo giogo
 Kandahar ricaduta e sotto il nostro
 acciar cresciuto fora
 il nemico terren d’ossa e di stragi;
20ma...
 COSROVIO
             Chi tarpò de la vittoria i vanni?
 ZAMA
 E chi repente il mio Gianguir mi rese?
 MAHOBET
 Chi? Lo dirò, le interne
 risse tra’ suoi più cari. A lui fu d’uopo
 del trionfo [illeggibile]usarsi trascurare il trionfo; e quasi a forza,
25al nemico anche vinto offrir la pace.
 Ei [illeggibile] riede; e la sua vista
 o in dover riporrà le torbid’alme
 o farà sbigottir le più ostinate. (Vengono gli otto schiavi, portando sopra le spalle il real palanchino, e poi Io depongono alquanto addietro, fermandovisi d’intorno in atto di aspettar la regina)
 ZAMA
 In me dal suo ritorno altro non sorge
30senso che di piacer. Già a lui mi chiama
 il dover che l’onora e ’l cor che l’ama.
 
    Con più gioia e con più gloria
 nel mio sposo abbraccerò
 e l’amante e ’l vincitor.
 
35   E più bello il rivedrò
 de l’illustre sua vittoria
 ne l’amabile splendor. (Entra nel palanchino e condottavi da’ suoi schiavi parte, tolta in mezzo dalle sue guardie, due delle quali la copriranno dal sole con due ombrelle d’oro che sosterranno ai due lati del palanchino)