Euristeo, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA IV
 
 GLAUCIA e CISSEO
 
 GLAUCIA
170Oh, non fosse a temer che il sol Clearco!
 CISSEO
 Prence, invan più mi arresta
 il decoro del grado. Andiamo al nostro
 campione invitto ad affrettar gli amplessi.
 GLAUCIA
 Sire, nel comun gaudio il mio trascende.
175Ormonte è un’opra mia. Fu mio consiglio
 duce eleggerlo al campo.
 CISSEO
                                               E sua virtude
 fece il dovere e corrispose ai voti.
 Giust’è ch’anche risponda il premio all’opra.
 GLAUCIA
 Lodo il grato tuo amor. Tutto gli dia
180di Epiro il re, non di Aglatida il padre.
 CISSEO
 Il genero e l’erede
 giurai nel vincitor. Tu sai la legge.
 GLAUCIA
 Che! Tuo genero Ormonte? Un...
 CISSEO
                                                              Che far posso?
 GLAUCIA
 Tutto. Ormonte è uom privato e re tu sei.
 CISSEO
185Taci. Egli vien. Maturerò i consigli.
 GLAUCIA
 (Disperar già potete, affetti miei).