Euristeo, Vienna, van Ghelen, 1724

 SCENA XI
 
 ORMONTE con guardie e i suddetti
 
 CISSEO
 Ecco, Ormonte, al tuo core
1160dà l’ingrato Cisseo l’ultimo oltraggio.
 Non so se avrai virtù da sofferirlo.
 ORMONTE
 Chi mi tolse Aglatida e alor non giunse
 a eccitarmi a vendette
 farmi può nuovi insulti e andarne impune.
 CISSEO
1165Vo’ che sugli occhi tuoi si stringa or ora
 nodo il più bel che mai strignesse amore.
 ORMONTE
 Aimè!
 CISSEO
               Sposo real scelsi alla figlia.
 Ogni voto vi applaude. Il tuo sol manca.
 ORMONTE
 E a questo mi serbasti? A questo il fianco
1170del noto acciar mi disarmasti? In seno,
 se qui l’avessi, il vibrerei del troppo
 fortunato rival. Dammi pria morte;
 e mi sarà la tua fierezza un bene.
 CISSEO
 Vien Aglatida. Ah! Ch’ella abborre il duce. (Piano ad Ismene)
 ISMENE
1175L’ira cessò. Te ne assicura Ismene. (Piano a Cisseo)