Andromaca, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA VI
 
 PIRRO, ANDROMACA e TELEMACO
 
 ANDROMACA
235La tua pietà fa ch’io sia madre ancora. (A Telemaco)
 TELEMACO
 E ’l mio dover fa ch’io sia ognor tuo figlio.
 PIRRO
 Egli in mia tenda al suo destin si serbi.
 TELEMACO
 E quando cesserete, o fati acerbi? (Telemaco parte con le guardie di Pirro)
 ANDROMACA
 Quai grazie, invitto Pirro, a te dar posso?
 PIRRO
240Quelle che esige amor, quando n’è degno.
 ANDROMACA
 La tua virtù n’abbia la gloria. Amore
 non ne oscuri il bel fregio
 né inciampo sia nel più bel corso a l’opra.
 PIRRO
 No, Andromaca. Sia vinto il cor dai mali
245e grato sia. Lunge i pretesti alfine
 de l’odio. Ettore, Achille e Priamo e Troia
 tacciano sul tuo labbro.
 Pirro, che a te che il madre e figlio
 sottrasse a morte, Pirro,
250che t’ama e sua ti fa regina e sposa,
 si ricompensi, si gradisca e s’ami.
 ANDROMACA
 Come farlo, o signor? Muore Astianatte,
 se si ricusa Ermione. Ulisse il giura.
 PIRRO
 Conosco Ulisse. Il vano
255suo minacciar non ti dia noia.
 ANDROMACA
                                                         L’armi
 cadran di cento re sopra il tuo regno.
 PIRRO
 Deboli e stanchi non han cor né forza
 né senza Pirro avrien mai Troia oppressa.
 ANDROMACA
 Ahimè!
 PIRRO
                  Tu taci? Eh! Troppo
260fui sofferente. Il cor natio ripiglio;
 e se amai con trasporto,
 odierò con furor. La madre ingrata
 vo nel figlio a punir. Mi attende Ulisse.
 ANDROMACA
 Egli dunque morrà? Pirro...
 PIRRO
                                                     Risolvi.
 ANDROMACA
265O fede! O amore! O sposo!
 O natura! O dover! Lasciami un solo...
 PIRRO
 No. A la torre o a l’altar. Pirro o Astianatte.
 ANDROMACA
 Facciasi. O dei! Verrò, qual brami, al tempio.
 PIRRO
 Mia sposa?
 ANDROMACA
                        E quivi ai numi
270e a Pirro giurerò perpetua fede;
 ma tu da Ulisse e da la Grecia al mio
 figlio in difesa...
 PIRRO
                                 Io giurerolla eterna
 sino a la tomba.
 ANDROMACA
                                E dopo
 le mie ceneri ancor.
 PIRRO
                                       Cara, qual vuoi;
275ma volgimi più lieta i lumi tuoi.
 ANDROMACA
 
    Come vuoi sereno
                                           il guardo,
 
 PIRRO
 
    Perché ancor turbato
 
 ANDROMACA
 
 se l’affanno è ancor
                                       ne l’alma?
 
 PIRRO
 
 se ’l riposo è già
 
 ANDROMACA
 
    Al cessar
                     d’Euro gagliardo,
 
 PIRRO
 
    Al tacer
 
 ANDROMACA
 
 non sì tosto il mar si calma.
 
 PIRRO
 
 fa ritorno al mar la calma.
 
 Fine dell’atto quarto