Euristeo, Vienna, van Ghelen, 1724

 SCENA V
 
 ORMONTE, CLEARCO e poi GLAUCIA
 
 CLEARCO
 Amistade ed amor, possenti affetti,
970ti assicuran Clearco.
 ORMONTE
 Tu sei l’ancora mia nel gran naufragio;
 ma Aglatida è la stella.
 CLEARCO
                                            Io pronte al cenno
 terrò le amiche schiere; e nel tuo nome,
 anche senza tua colpa, avrem vittoria.
 ORMONTE
975Se mai...
 CLEARCO
                    Taci. Vien Glaucia.
 GLAUCIA
 Un resto di pietà, che in tante guise
 da te già provocato, ancor ti serbo,
 mi tragge a te. Fanne buon uso. Altrove
 troverai miglior sorte.
980A sperar qui non hai che sdegni e mali.
 ORMONTE
 Nel tuo stesso favor minacce incontro?
 GLAUCIA
 L’ire del re mi fanno
 tremar. Catene e peggio
 parmi di udir da un suo comando. Ah! Fuggi...
 ORMONTE
985Fuggir? Tutta nol fece
 la Tessaglia nemica; e ’l farà Glaucia?
 Da queste mura, ove te ancor chiudesti,
 i Macedoni han visto
 qual vinse Ormonte; or lo vedran qual fugga?
 GLAUCIA
990E se dal re te ne arrecassi il cenno?
 ORMONTE
 Dal re verria il comando
 e da Glaucia il consiglio.
 Prence, il so. Con l’idea di quel gran bene,
 che a me si dee, già ti lusinghi e pasci.
995Ormonte a te vicino è ’l tuo timore;
 e ne temi a ragion. Vorrà ch’io parta
 Cisseo? L’ubbidirò. Ma pria che il passo
 tragga da questa reggia, odimi e trema;
 Glaucia sarà la mia vittoria estrema.