Faramondo, Venezia, Nicolini, 1699

 SCENA XXV
 
 ROSIMONDA e FARAMONDO
 
 ROSIMONDA
 Tu non se’, Faramondo,
 prigionier di nostr’armi; e giusta guerra
 non ti trasse ne’ ceppi.
1130Il tuo amor vi ti pose;
 e ’l mio onor te ne scioglie.
 Prendi; questi è ’l tuo ferro e pria che inciampo
 maggior ti si appresenti, esci dal campo.
 FARAMONDO
 Rosimonda, qual mai
1135crudel pietà è la tua? Se mi vuoi morto,
 a che darmi la vita?
 Quella spada che stringi
 volgi prima in altr’uso e ’l sen mi svena.
 Non voglio libertà che sia mia pena.
 ROSIMONDA
1140M’è più cara la gloria
 che l’odio mio; né che m’additi ho d’uopo
 le vie del vendicarmi. Ha forze il padre,
 ne ha Rosimonda. Vanne
 a custodir tuoi regni,
1145a difender te stesso
 da l’odio di Gustavo,
 da quel de’ tuoi rivali; e, poiché ’l rio
 destin così richiede, ancor dal mio.
 Vanne.
 FARAMONDO
                 Andrò, Rosimonda; andrò per altra
1150mano a morir. Saprò nel primo incontro
 a Gustavo, a Gernando, a chi nemico
 mi assalirà, stender ignudo il petto.
 Addio. Più non resisto.
 ROSIMONDA
 Ferma.
 FARAMONDO
                 Così la libertade accetto.
 ROSIMONDA
1155Faramondo, m’ascolta. Io devo il prezzo
 esser de la tua morte.
 Qualunque ad assalirti
 verrà nemico, è tuo rivale e cerca
 nel tuo sen Rosimonda.
1160Se m’ami, altrui contendi
 ciò che ti è caro; e se non vuoi te stesso,
 almeno Rosimonda in te difendi.
 FARAMONDO
 Se sol può la mia morte
 unirti a illustre sposo e farti lieta,
1165lascia ch’io mora.
 ROSIMONDA
                                   Il mio voler tel vieta.
 Se temi l’odio mio, di maggior colpa
 non lo aggravar morendo.
 E perché in te si estingua
 questo fiero disio, sappi che solo
1170tu se’ degno d’amarmi; e tu ’l saresti
 de l’amor mio, se nol vietasse il fato.
 Poich’esser tua non posso,
 non lasciarmi d’altrui. Vivi.
 FARAMONDO
                                                     Ah che il solo
 dolor basta a svenarmi.
 ROSIMONDA
1175Ogn’indugio è fatal. Vanne; e fintanto
 che de’ tuoi, de’ miei casi
 decida il ciel, prescrivi
 leggi al tuo duolo, io tel comando, e vivi.
 
    Vanne e vivi
 A DUE
                                     con la speranza...
 FARAMONDO
    Vado e vivo
 
 A DUE
 
1180Di placar...
 
 ROSIMONDA
 Del tuo
 A DUE
                       fato la crudeltà.
 FARAMONDO
 Del mio
 
 ROSIMONDA
    Puoi
 A DUE
                sperar...
 FARAMONDO
    Vo’
 
 ROSIMONDA
                             la tua
 A DUE
 che lo vinca                        costanza,
 FARAMONDO
                             la mia
 
 ROSIMONDA
 Se ’l mio                          già sente
 A DUE
                        core                                pietà.
 FARAMONDO
 Se ’l tuo                     m’ha qualche
 
 Fine dell’atto secondo