Faramondo, Venezia, Nicolini, 1699
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Copia
SCENA XIX
GERNANDO e TEOBALDO
TEOBALDO
Il rapir Rosimonda, il far Gustavo
prigionier nel suo campo
1005
ardua impresa è, signor.
GERNANDO
Darà le forze
chi m’ispira il disegno.
TEOBALDO
Ma più facil sentier ti s’apre, o sire,
per ottener ciò ch’ami.
GERNANDO
E quale?
TEOBALDO
Il capo
del rival Faramondo.
GERNANDO
In quelle soglie
1010
v’ha chi ’l difende.
TEOBALDO
E n’è custode il figlio.
T’accingi al fatal colpo. Ad un mio cenno
ei libero l’ingresso
ti lascierà.
GERNANDO
Cor mio, ti sveglia a l’ire.
TEOBALDO
Eccol. Già lieto sei. Nulla si niega
1015
a re che chiede, a genitor che prega.