Faramondo, Venezia, Nicolini, 1699

 SCENA XII
 
 FARAMONDO, ROSIMONDA, CLOTILDE e CHILDERICO
 
 FARAMONDO
 Rosimonda, ecco alfine
 paghi i tuoi voti e i miei. Son presso a morte;
 né me ne duol. Ti prego sol che in essa
 il tuo sdegno si acheti
800né venga ad agitarmi oltre la tomba.
 La tua pietà mi serbi
 l’infelice Clotilde e in lei sol ama
 Faramondo innocente.
 Questa vittima sola
805giurasti a’ bassi numi;
 né ti chiede di più l’ombra di Sveno.
 ROSIMONDA
 (Ah che se più l’ascolto il cor vien meno).
 Childerico, ove imposi,
 lo guida. Faramondo,
810vanne.
 FARAMONDO
                Clotilde, Rosimonda, addio.
 CLOTILDE
 Crudel partenza!
 CHILDERICO
                                  Empio destino e rio!
 FARAMONDO
 
    A te do l’ultimo amplesso (A Clotilde)
 e in partir l’ultimo sguardo (A Rosimonda)
 chiedo a te, volto amoroso.
 
815   Crudo il porgi o pur pietoso,
 ei sarà del mio destino
 sol diletto e sol riposo.