Andromaca, Vienna, van Ghelen, 1724

 ARGOMENTO
 
    Chiunque ha letta l’Andromaca di Euripide e di Racine e le Troadi di Euripide e di Seneca conoscerà che io in questo dramma mi sono ingegnato di imitarli in più luoghi e di approfittarmi di così eccellenti esemplari; ma con tutto questo, conoscerà parimente che la tessitura di esso è molto diversa da quella delle loro tragedie. L’argomento è per sé noto a ciascuno; nessuno degli attori è di mia invenzione; tutti me gli ha somministrati la lettura degli antichi scrittori; e vi ho intrecciato in tal guisa il verisimile col vero che a grande stento possono discernersi l’uno dall’altro. A maggior chiarezza tuttavia della favola, darò in ristretto la notizia della qualità e del carattere di ciascuno de’ personaggi che vi hanno parte.
    Andromaca, figliuola di Eezione, re di Tebe nella Cilicia, fu moglie di Ettore, figliuolo di Priamo re di Troia. Suo marito fu ucciso da Achille e, dopo la presa di Troia, venne in poter di Pirro, da cui ardentemente fu amata.
    Astianatte fu figliuolo di Ettore e di Andromaca. Finita la guerra, i Greci commisero la di lui morte ad Ulisse. Il più degli scrittori vuole che Ulisse lo facesse morire precipitato da un’alta torre di Troia. Altri asseriscono che Andromaca trovasse modo d’ingannare Ulisse e di salvare Astianatte; ed io a questi mi sono attenuto con l’esempio del sopranomato Racine.
    Pirro, figliuolo di Achille e nipote di Peleo, onde i discendenti furono detti Pelidi, fu re di Epiro. Amò Andromaca e si ammogliò con Ermione, principessa di Sparta.
    Ermione nacque di Menelao, re di Sparta della casa degli Atridi, e di Elena e fu moglie di Pirro. Ebbe gelosia degli amori di questo con Andromaca e ciò la indusse primieramente a proccurare la morte di Andromaca e poi quella di Pirro col mezzo di Oreste.
    Ulisse, re d’Itaca e marito di Penelope, fu uno de’ più atroci nemici de’ Troiani e quegli che più insistette a far morire Astianatte.
    Telemaco fu suo figliuolo e poco di età diverso dovette essere da Astianatte. Partito il padre da Itaca, andò peregrinando in più luoghi, senza sapersi ove fosse. Ciò mi dà motivo di fingere che Andromaca, avendo presentito da Eleno e da Cassandra, figliuoli di Priamo e indovini per inspirazione di Apollo, che Astianatte avrebbe corso pericolo di morte e che la sola via di salvarlo sarebbe stata l’avere in sua mano Telemaco, lo facesse rapire in Itaca insieme con Eumeo.
    Eleno fu veramente figliuolo di Priamo; ma per onesto motivo lo dico solamente principe del real sangue troiano. In progresso di tempo fu marito di Andromaca e regnò lungamente con lei nella Adania, poi detta Molossia, che è una parte dell’Epiro, donata da Pirro ad essi loro.
    Oreste fu figliuolo di Agamennone re di Argo e di Micene. Amò Ermione e per cagione di lei fu prima rivale e poi uccisore di Pirro.
    Eumeo fu uno dei vassalli più confidenti di Ulisse, il quale, partendo da Itaca, lo lasciò alla custodia di suo figliuolo Telemaco.