Nitocri, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VIII
 
 IMOFI e detti
 
 IMOFI
 Quei che seguon tuoi passi hanno il comando
 di trarti in libertà, di custodirti
 da’ tuoi nimici e da te stesso ancora,
1390se nimico a te sei.
 MIRTEO
                                    Barbare stelle!
 Traetemi a Nitocri. A me vuol torsi
 in sì rigida sorte,
 perché duri il mio mal, fino la morte. (Si parte con le guardie)