Ormisda, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA IX
 
 COSROE incatenato per un braccio ad un sasso
 
 COSROE
 Genti che vi lagnate
 di re ingiusto talvolta e di re iniquo,
1260mirate il mio destin. Principe e figlio,
 trovo un padre crudel, trovo un re ingrato.
 Questo braccio, il sapete,
 colse lauri e trofei. Sostenne il regno.
 All’oppressa virtù diede soccorso,
1265a’ miseri rifugio, a’ rei spavento.
 Eccolo in ferrei ceppi; e tal riporta,
 tanto può iniquità! grazia e mercede.
 Ma stride l’uscio e v’entra
 perfidia e crudeltà con Erismeno. (Apresi la porta della prigione. Cosroe siede sul sasso)