Ormisda, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XIV
 
 COSROE
 
 COSROE
360Perché moglie e regina,
 dovrà la donna altera
 insultarmi? Accusarmi? Ed io soffrirlo?
 No. Mi si oppone invano amor paterno.
 Figlio ed amante io sono.
365Mia è la ragion. Voglio Artenice e il trono.
 
    Vede quel pastorello
 l’avido lupo ingordo
 che nel più scelto agnello
 cerca sfamar il dente; e sel difende.
 
370   Tal per difesa anch’io
 del ben, che solo è mio,
 senno userò e valor
 contra quel rio furor che mel contende.