Ormisda, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XII
 
 COSROE, ORMISDA ed ARSACE
 
 COSROE
 O matrigna crudel! La mia innocenza,
330signor...
 ORMISDA
                  Presente è Arsace.
 COSROE
                                                     E Arsace parli.
 ARSACE
 Sì sì, per l’innocente
 sarò in difesa. Padre,
 Cosroe volea... (Ma accuserò la madre?)
 ORMISDA
 Tu taci? Amor fraterno a che ti arresta?
335Di’. Qual furor l’ha mosso
 all’atto reo?
 COSROE
                         Rispondi.
 ARSACE
                                             O dio! Non posso.
 
    Non accuso. Non difendo;
 e tacendo, non offendo
 né il rispetto né l’amor.
 
340   Se favello,
 alla madre od al fratello
 son crudele o traditor,