Ormisda, Vienna, van Ghelen, 1721

 SCENA XIII
 
 ARSACE e ARTENICE
 
 ARTENICE
 Giovi seguirlo. Tu sospiri, Arsace?
 ARSACE
 Regina, io t’ubbidii.
 ARTENICE
                                        Da forte oprasti;
 ed or più del tuo volto amo il tuo core.
 ARSACE
1420Ma di un altro io ti fei regina e sposa.
 ARTENICE
 Premio vien da virtù. Spera in tuo merto.
 ARSACE
 La beltà di Artenice ha troppo prezzo
 e gli affetti di Cosroe han troppo ardore.
 ARTENICE
 Anche nel tuo timor veggo il tuo amore.
 ARSACE
1425Fedele e sventurato.
 ARTENICE
 È giusto il ciel, se sarà Cosroe ingrato.
 
    Nero turbine si aggira.
 E sospira il villanello
 per timor che dal flagello
1430de la grandine percosse
 sien le spiche biondeggianti.
 
    Ma al soffiar di amico vento,
 ad un tratto il nembo fugge;
 si dilegua il suo spavento;
1435ed ei torna ai giochi, ai canti.