Ormisda, Vienna, van Ghelen, 1721

 SCENA X
 
 PALMIRA e i suddetti
 
 PALMIRA
 Né sposa tua (A Cosroe)
                            né tua regina ancora (Ad Arsace)
 Artenice non è. Rabbia ed orgoglio
300no ti spaventi. Amala, o figlio, e avrai
 quel diadema e quel cor ch’ei ti contende.
 Tel promette Palmira e tel difende.
 COSROE
 In te, regina, il grado eccelso onoro,
 in te l’amor di Ormisda.
305Tu forse il mio rispetto
 interpreti a viltà. Tenti sedurre
 l’amor del padre e la virtù del figlio.
 Ma...
 PALMIRA
             Che vuoi dir?
 COSROE
                                        Quel figlio
 che tu cerchi innalzar sovra il mio soglio...
 PALMIRA
310Siegui.
 COSROE
                 Ha troppa virtù, tu troppo orgoglio.
 ARSACE
 Ira il fratel trasporta, odio la madre.
 PALMIRA
 Intendo. E madre e figlio
 egualmente minacci.
 Ma muovi e terra e cielo,
315fa’ quanto puoi, superbo,
 regnerà Arsace o morirà Palmira.
 COSROE
 Convien dunque ch’io cada
 e che impotente sia
 questo cor, questo braccio e questa spada. (Mettendo la mano su la spada e mezzo sfoderandola )