Ormisda, Vienna, van Ghelen, 1721

 SCENA IX
 
 COSROE ed ARSACE
 
 COSROE
280A l’aspetto di Cosroe
 fugge Artenice? Ho pena
 di aver turbati i vostri lieti amori.
 ARSACE
 Ella da me prendea
 tenero, sì, ma forse ultimo addio.
 COSROE
285Ultimo? Non mi offende; e ne ho pietade;
 e non senza dolor sciolgo il bel nodo.
 Amo in te quella parte
 che comune al mio sangue è in te dal padre.
 Ma quella, che succhiasti
290da le vene materne, è mia nemica.
 La matrigna m’insidia. Ella mi ha fatto
 di un fratello un rival.
 ARSACE
                                           No. La mia fiamma
 è colpa del mio cor, non de la madre.
 Artenice l’ha accesa. E chi mirarla
295poteva e non amarla?
 COSROE
 Non amarla potea chi in Artenice
 vedea la sua regina e la mia sposa.