Ormisda, Vienna, van Ghelen, 1721

 SCENA VII
 
 ORMISDA
 
 ORMISDA
 Che mi giova aver vinti
 e ribelli e nemici,
215se guerra più crudel mi fanno i miei?
 Palmira, Cosroe, Arsace,
 tutti oggetti di amor, tutti di affanno,
 misero in me rendete
 il re, il marito, il padre.
220Ah! Che se re non fossi, io non sarei
 sposo infelice e genitor dolente.
 Questa corona, questa
 seme è degli odi. Ambizione in armi
 mette il mio sangue e uccide la mia pace.
225O corona! O Palmira! O Cosroe! O Arsace!
 
    Son da più venti
 legno percosso.
 Porto non veggio.
 Stella non ho.
 
230   Tra le frementi
 torbide brame
 posso e non deggio.
 Voglio e non posso.
 Penso e non so.