Odoardo, Venezia, Albrizzi, 1698

 SCENA ULTIMA
 
 ODOARDO, METILDE, GISMONDA, RICCARDO ed ENRICO
 
 ODOARDO
 Crudel! Volle anche tormi
1240la gloria del perdon, timido forse
 dover la vita a chi bramò dar morte.
 RICCARDO
 Siam pur liberi tutti
 dal suo furor.
 METILDE
                            Tua torno, Enrico.
 ENRICO
                                                               O cara.
 GISMONDA
 Vi son altri perigli
1245per te, mio ben?
 ODOARDO
                                 T’arrise il cielo; e degno
 n’era il tuo amor. Gismonda,
 ecco la destra e con la destra il regno.
 TUTTI
 
    In sì bel giorno
 si sparga intorno
1250l’amor e ’l giubilo
 ad ogni cuor.
 
    E a la costanza
 serva di gloria
 la rimembranza
1255del suo dolor.
 
 Fine del drama