Odoardo, Venezia, Albrizzi, 1698

 SCENA XIV
 
 ODOARDO con seguito, RICCARDO ed ENRICO
 
 ENRICO
 Bell’onor del Tamigi...
 RICCARDO
1170Di grand’avi gran figlio...
 ENRICO
                                                Ecco, Odoardo,
 ti attende il soglio.
 RICCARDO
                                     E a te più brilli in fronte
 lo splendor del diadema. (Odoardo ascende sul trono)
 ENRICO
                                                 Omai vicina
 a goder miglior sorte
 a’ tuoi cenni...
 RICCARDO
                             Al tuo piè...
 A DUE
                                                    L’Anglia s’inchina. (Qui segue la coronazione)
 ODOARDO
1175Re sono, è ver. Morto il real germano,
 lo scettro è mio. Ma se mel dona il sangue,
 virtù mel serbi. In dar le leggi agli altri
 sarò legge a me stesso.
 Non fann’esser monarca
1180le corone o gli scettri,
 non le grane di Tiro o i regni immensi
 ma l’amor de’ vassalli e quel del giusto.
 Chi regna è re ma più chi regge i sensi.