Meride e Selinunte, Vienna, van Ghelen, 1721

 SCENA VII
 
 MERIDE, SELINUNTE ed ERICLEA
 
 MERIDE
 A’ tuoi piedi, Ericlea,
580viene la nostra gloria e ’l nostro amore.
 Giudice tu ne sii. Pieghi il tuo voto,
 ove trovi più merto.
 Se con l’amor vuoi bilanciarne il peso,
 mal potrai farlo. In ambo
585arde puro, arde immenso e in pari fiamma.
 Maggior foco invan cerchi e maggior luce.
 Ma se gloria e virtude a te fia guida,
 eccoti in Selinunte il solo oggetto,
 degno de la tua stima e del tuo affetto.
 SELINUNTE
590Prodezza onora i forti;
 e sceglie amor gli sposi. Applausi e lauri
 fan più illustre l’amante e non più caro.
 Ove si tratta di un piacer degli occhi,
 chi più piace ha più merto.
595Vuoi sceglier bene? Eleggi
 col consiglio del core;
 e Meride fia tuo. Se nol facessi,
 gloria ne avrebbe scorno e pena amore.
 ERICLEA
 Qual d’amar nuova foggia è mai cotesta?
600Oltraggiar con la stima?
 Meritar col disprezzo?
 Goder, quando si perde il bene amato?
 E oggetto del disio farne un rifiuto?
 Aman così gli eroi? Così distrugge
605la legge di amistà quelle di amore?
 MERIDE
 Non le strugge amistà, le affina e purga.
 Cedendoti a l’amico,
 per te l’utile fo, per lui l’onesto;
 e ne l’uno e ne l’altro ho il mio piacere.
 ERICLEA
610L’util mio? Non lo vo’ da chi mi sprezza.
 Il tuo piacer? Lo niego a chi mi oltraggia.
 SELINUNTE
 Ben ti adiri e ’l rinfacci; in tua vendetta
 serviti del mio dono e in accettarlo
 punisci il suo rifiuto.
 ERICLEA
615Ricusata, poc’anzi
 era un bene Ericlea;
 diventa, conceduta, ora un gastigo.
 MERIDE, SELINUNTE
 Principessa...
 ERICLEA
                            Tacete.
 Qui tra voi si contende
620su’ miei sponsali; e intanto
 un rival ne trionfa. Il re gli applaude;
 e se voi non troncate il laccio indegno,
 tratta voi mi vedrete all’ara infausta,
 con la sola difesa
625che resta a chi dispera ogni salute.
 MERIDE
 Che sento?...
 SELINUNTE
                           E qual rivale?...
 ERICLEA
                                                          A chi di voi
 dovrò l’onor del colpo?
 Il prezzo io ne sarò. Principi, è questa
 la via di meritarmi.
 MERIDE
630Pronto è ’l ferro a la man.
 SELINUNTE
                                                 Già l’ire accendo.
 MERIDE
 In qual seno lo vibro?
 SELINUNTE
 In qual sangue le ammorzo?
 ERICLEA
                                                      In quello, in quello
 di Timocrate, o prodi.
 Senza la morte sua nessun mi speri.
635Tacete? Impallidite?
 Ove ’l ferro? Ove l’ire?
 Dite. Cotesto è amor? Cotesto è ardire?
 
    Core avete a rifiutarmi?
 Non l’avete a vendicarmi?
640Rispondete.
 No. In voi gloria non è. Non arde amore.
 
    Prezzo forse io son sì vile
 che non merti un atto forte?
 Ma vi è morte,
645rifugio a la miseria, arme al dolore.