Meride e Selinunte, Vienna, van Ghelen, 1721

 SCENA X
 
 MERIDE
 
 MERIDE
 S’amo più di un bel volto un vero amico,
 amore, io non ti offendo.
 In quello e in questo il tuo gran nume onoro
 e, sia brama o amistà, sei sempre amore.
390Te sol cedo a te stesso; e là ti seguo,
 dove virtù mi accenna.
 Pur confesso il mio fral; talor mi volgo
 a mirar ciò che lascio; e alor che il miro,
 mi si sveglia tristezza e ne sospiro.
 
395   Se ti cedo, o bel sembiante,
 non mi dire infido amante;
 dimmi sol fedele amico.
 
    Se vedessi il fier dolore
 del mio core,
400lo diresti a te costante
 e ’l diresti a me nemico.
 
 Fine dell’atto primo
 
 Siegue ballo di marinari e borghesi siciliani.