Odoardo, Venezia, Albrizzi, 1698
Permalink:
https://www.apostolozeno.it/testi/ODOARDO|I-V698
Copia
SCENA IX
EDUINO, METILDE ed ADOLFO
EDUINO
(Qui l’iniqua?)
ADOLFO
Ecco il re.
(A Metilde)
EDUINO
(Finger mi giovi).
Adorato mio bene.
METILDE
1045
A chi parli, o crudel?
EDUINO
Parlo a Metilde
che, infedele e spergiura, ancor m’è cara.
METILDE
La vita di Odoardo
mi rimprovera pur. Finger mal sai
sotto aspetto seren l’ire de l’alma.
1050
L’arte comprendo e mi fa orror la calma.
EDUINO
Nobil pietà so che trattenne il colpo;
e a beltà che si adori
colpe più gravi amor perdona. Andiamo,
cara.
METILDE
Dove?
EDUINO
A regnar.
METILDE
L’Anglia un tiranno
1055
non vuol per re; né da un delitto attendo
la sorte mia.
EDUINO
Metilde.
METILDE
Che vorrai dir?
EDUINO
Sdegni non ho.
METILDE
Né i temo.
EDUINO
Sconsigliata, tu perdi
uno scettro real.
METILDE
Tu più non l’hai.
EDUINO
1060
Ebbi la fede.
METILDE
È vero.
EDUINO
Giurasti amor.
METILDE
Lo so. Ma t’ingannai.
Ti dissi «idolo mio»;
e ’l labbro ti schernì.
Giurai d’amarti anch’io;
1065
ma fu un inganno.
L’offeso mio cuor,
alfin, traditor,
dovea per te goder
ma nel tuo affanno.