Alessandro in Sidone (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VII
 
 ALESSANDRO e FENICIA
 
 FENICIA
1750Re, desio di giovarti a te mi guida.
 ALESSANDRO
 Lodevole desio, cui molto io deggio.
 FENICIA
 Dimmi, pria che altro esponga,
 è infamia in cor di re la sconoscenza?
 ALESSANDRO
 Più che in altrui, che spesso in uom privato
1755l’impotenza è discolpa;
 ma il re sol per sua colpa esser può ingrato.
 FENICIA
 A chi di morte ti togliesse al rischio,
 dovresti assai?
 ALESSANDRO
                              Divider seco il regno
 non fora al beneficio egual mercede.
 FENICIA
1760Ben ragioni, o signor; ma assai diverso
 è dal dire l’oprar.
 ALESSANDRO
                                   Di che mi accusi?
 FENICIA
 E d’ingrato e d’ingiusto.
 ALESSANDRO
 Colpe tu mi rinfacci
 ch’io non conosco. Parla.
 FENICIA
1765Poc’anzi in mortal rischio eran tuoi giorni.
 Già correvi a perir. Ti arresta un foglio
 su l’orlo al precipizio; e tu in mercede
 fai chi ti scrisse ora languir fra’ ceppi;
 e in breve ancora a lui minacci ’l ferro.
 ALESSANDRO
1770lo ferro? Io ceppi a chi mi scrisse? Oh noto
 mi fosse il fido!
 FENICIA
                                E s’egli
 Addolonimo fosse?
 ALESSANDRO
 Addolonimo è un empio...
 FENICIA
 Io ti rendo ragion di sua innocenza.
 ALESSANDRO
1775Ciò che udii, ciò che vidi
 vorrai smentir?
 FENICIA
                                La fede
 ricusa al ver, chi all’apparenza crede.
 ALESSANDRO
 Non si ascose il fellon per darmi morte?
 FENICIA
 Morte a te dar volea chi scrisse il foglio?
1780Sì. Addolonimo scrisse. Il foglio impresso
 sta di sue note. Egli innocente e fido...
 ALESSANDRO
 Chi è fedel, chi è innocente
 non si asconde, non tace,
 non si lascia qual reo stringer fra’ ceppi.
 FENICIA
1785Del suo silenzio la ragion non vedi;
 ma vedi l’opra, onde sei salvo. In cosa
 di sì facil confronto
 dirti ’l falso oserei?
 Se il pensi, qual già ingrato, ingiusto or sei.
 ALESSANDRO
1790Olà. Venga Addolonimo. Fenicia,
 so tua virtù. Pavento
 che tu ingannata sia, non che m’inganni.
 FENICIA
 Ingannata? Da chi?
 ALESSANDRO
                                       Forse dal core.
 Forse, più che ragion, parla in te amore.
 FENICIA
 
1795   Non rispondo, non confondo
 la ragione con l’amor.
 
    Dir non vo’ s’ami o non ami;
 ma difendo l’innocente
 e non amo il traditor.