Alessandro in Sidone (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VII
 
 ADDOLONIMO seguito da un fenicio
 
 ADDOLONIMO
 Tu fedele il mio foglio
 recasti ad Alessandro; e in tua mercede
 non ho un obolo pur. Del mio giardino
1060darò semplici frutta... (Il fenicio si parte)
 Disdegnoso egli parte.
 Non mi duol povertà, se non per gli altri.
 Io per me di mia sorte
 vivo contento. Il bene,
1065che di perder sol temo, è l’innocenza.
 Questa nel mio silenzio era in periglio,
 che chi vietar può il male,
 se nol vieta, lo fa. Viene Alessandro.