Alessandro in Sidone (Zeno e Pariati), Vienna, van Ghelen, 1721
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Copia
SCENA IV
EFESTIONE e CRATE
EFESTIONE
Ipparchia sconsigliata!
CRATE
1670
Efestione, a Giuno e ad Imeneo,
quale a Nettun chi già dal mar salvossi,
grato esser dei. Da un gran periglio uscisti.
EFESTIONE
In quel critico labbro
veggo il cinico dente e veggo il morso;
1675
ma quel non temo e questo io sprezzo. Altera
vada colei del torto mio. Faranno,
il suo tardo rimorso
e il pentimento suo, la mia vendetta.
(Parte Efestione)