Alessandro in Sidone (Zeno e Pariati), Vienna, van Ghelen, 1721

 SCENA XII
 
 FENICIA e ADDOLONIMO
 
 FENICIA
 Addolonimo ingrato
 ma più misero ancor! Ti perdo adunque,
1455quando mio ti sperava?
 Quando esser mio potevi? Erano un prezzo
 sì vil Fenicia e ’l regno
 che più dolce ti parve, oh dio! morire,
 e morir con la nota
1460di perfido e di reo? Pur tutto in pace,
 te salvo, io soffrirei;
 ma tua morte è ’l maggior de’ mali miei.
 ADDOLONIMO
 Fenicia, se l’amarti
 è colpa nel mio cor, moro, il confesso
1465in questo di mia vita ultimo giorno,
 moro reo di gran colpa. Altro delitto
 fuor di questo non ho. La mia sciagura
 fece la mia innocenza.
 FENICIA
 Ah! Se innocente sei, perché lo taci?
 ADDOLONIMO
1470Me colpevol farei, te sfortunata.
 FENICIA
 Sfortunata son io ne la tua morte.
 ADDOLONIMO
 Viver con l’odio tuo mi saria pena;
 morir da te compianto è mio conforto.
 FENICIA
 Viver con l’odio mio? Salvati; e tutti
1475gli oltraggi di fortuna a te perdono.
 ADDOLONIMO
 Puoi perdonar, se parricida io sono?
 FENICIA
 Che sento?
 ADDOLONIMO
                        Sì, se parlo,
 ti uccido il genitor. Moro, se taccio.
 FENICIA
 In quali angustie, o dei! metti il mio core?
1480Dimmi...
 ADDOLONIMO
                    V’ha chi ne ascolta. Altrove udrai
 la serie de’ miei mali.
 Or ti basti saper che due gran beni
 avrò meco al sepolcro,
 la mia innocenza e l’amor mio.
 FENICIA
                                                          Deh! Vivi.
 ADDOLONIMO
1485E che il padre tradisca?
 FENICIA
 Salva il padre e te stesso.
 ADDOLONIMO
 Di questi mali è inevitabil l’uno.
 FENICIA
 Qual fuggo? Quale abbraccio?
 ADDOLONIMO
 Morrà il padre, se parlo, od io, se taccio.
 
1490   Tu sei figlia e sei
                                     amante.
 FENICIA
    Figlia sono e sono
 ADDOLONIMO
 Ti spaventi il mio
                                   parlar;
 FENICIA
 Mi spaventa il tuo
 ADDOLONIMO
 e ti piaccia il mio
                                   tacer.
 FENICIA
 e mi affanna il tuo
 
 ADDOLONIMO
    Ho nel sen cor sì
                                    costante
 FENICIA
    Il tuo cor troppo è
 ADDOLONIMO
 che tradir saprà il suo
                                           amore
 FENICIA
 se tradir ei può il suo
 ADDOLONIMO
1495pria che manchi al
                                     suo dover.
 FENICIA
 per serbar il