Alessandro in Sidone (Zeno e Pariati), Vienna, van Ghelen, 1721

 SCENA VI
 
 IPPARCHIA
 
 IPPARCHIA
1045Ciel! Che ascolto! Che veggo!
 Perché que’ tronchi accenti? A la mia vista
 un saggio si confonde?
 Che mai disse di Argene? Ah! Crate in Crate
 più non ritrovo; e sempre Ipparchia, o dio!
1050in Ipparchia vegg’io.
 
    Chi è infelice ne l’amar
 un ingrato vincer può
 col valor de la costanza.
 
    Non imparo il disperar
1055da colui che m’insegnò
 d’ogni mal la tolleranza.