Alessandro in Sidone (Zeno e Pariati), Vienna, van Ghelen, 1721

 SCENA V
 
 ALESSANDRO, EFESTIONE e poi STRATONE
 
 ALESSANDRO
 In vario genio, compiacente e altero,
535pari è ’l senno ed il merto;
 che risolver non so.
 EFESTIONE
                                      Crate abbia stima.
 Tesori abbia Aristippo.
 ALESSANDRO
                                             Io del più saggio
 vo’ farne un re.
 EFESTIONE
                               Puoi farne anche il più pazzo.
 Molti cangiar vid’io sorte e costumi,
540acquistar dignitadi e perder senno.
 ALESSANDRO
 Viene Straton.
 STRATONE
                              Su l’ali
 la fama mi recò nuove sciagure.
 ALESSANDRO
 E che?
 STRATONE
                Le nozze disuguali. Sposa
 a filosofo vil figlia reale?
 ALESSANDRO
545Vil chi ha saper? Vil chi Alessandro elegge?
 Con tal legge al tuo sangue io rendo un soglio,
 di cui indegno ti fece odio ed orgoglio.
 
    Vinto nemico altero,
 tuo vincitor, tuo re,
550uso pietà con te.
 
    Se in tuo poter foss’io,
 tu più spietato e rio
 non useresti, il so,
 questa pietà con me.