Lucio Papirio dittatore, Venezia, Pasquali, 1744 (Lucio Papirio)
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Copia
SCENA VII
QUINTO FABIO
QUINTO FABIO
720
Son io Fabio? Io prostrarmi? Ahi! Che promisi?
Se il fo, me troppo vile! E se il ricuso,
troppo infelice! Oh! Meno fossi amante
e più forte sarei.
Ma tutti assorbe amore i fasti miei.
725
Troppo è insoffribile fiero martir
e vivere e morir
con l’odio di chi s’ama.
Spirto anche ignudo e sciolto,
torna, raggira e vola
730
intorno a quel bel volto
che qui fu la sua speme e la sua brama.