Lucio Papirio dittatore, Venezia, Pasquali, 1744 (Lucio Papirio)

 SCENA II
 
 LUCIO PAPIRIO, PAPIRIA e RUTILIA
 
 PAPIRIA
 Padre.
 RUTILIA
                Signor.
 PAPIRIA
                                Col core
 e di figlia e di moglie,
 sospiro alle nostre armi
 fortunato destino.
 RUTILIA
                                    E voti io formo,
40cittadina per Roma
 e per Quinto germana, ardenti e puri.
 LUCIO PAPIRIO
 E più illustre e più degno, a te ben tosto (A Papiria)
 tornerà il dolce sposo;
 e a te, se ben mel taci, (A Rutilia)
45tornerà il caro amante.
 RUTILIA
 Cominio di quest’alma idolo e nume. (Parla a Papiria)
 LUCIO PAPIRIO
 Qui ’l tribuno Servilio.
 PAPIRIA
 Arde anch’egli, o Rutilia, al tuo bel lume. (Parla a Rutilia)