Lucio Papirio dittatore, Vienna, van Ghelen, 1719
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SCENA VII
QUINTO FABIO
QUINTO FABIO
720
Son io Fabio? Io prostrarmi? Ahi! Che promisi?
Se ’l fo, me troppo vile! E se ’l ricuso,
troppo infelice! Oh! Meno fossi amante
e più forte sarei.
Ma tutti assorbe amore i fasti miei.
725
Troppo è insoffribile fiero martir
e vivere e morir
con l’odio di chi s’ama.
Spirto anche ignudo e sciolto
torna, raggira e vola
730
intorno a quel bel volto
che qui fu la sua speme e la sua brama.