Lucio Papirio dittatore, Vienna, van Ghelen, 1719
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Copia
SCENA V
MARCO FABIO, PAPIRIA e poi QUINTO FABIO
PAPIRIA
Quanto di te son io
più misera! Te solo
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punge di padre il duolo,
me quel di figlia e moglie.
MARCO FABIO
Eh! Da l’esterno
mal giudichi, o Papiria.
Tu vedi il padre ma ’l roman non vedi.
Buon pel reo che non tocca
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a me di giudicarlo e che il suo fallo,
fuor de la dittatura
e fuor del consolato,
padre mi trova e cittadin privato.
QUINTO FABIO
Debitor di due vite
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eccoti, o padre, un figlio; e se ne impetro
da le tue braccia...
(In atto di volerlo abbracciare ma è respinto dal padre)
MARCO FABIO
Indietro.
Tu figlio mio? Nol sei.
No, quegli amplessi rei
lungi da me.
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Alor t’abbraccerò
che ti vedrò innocente;
ma figlio delinquente
il mio non è.