Lucio Papirio dittatore, Vienna, van Ghelen, 1719

 SCENA XIV
 
 LUCIO PAPIRIO, PAPIRIA, COMINIO e poi MARCO FABIO
 
 LUCIO PAPIRIO
 Seguitemi. Vedremo (Si leva dalla sedia curule che tosto vien ripigliata da un littore)
 chi alzerà il primo ferro
410contro di un dittator.
 PAPIRIA
                                         Genero a Lucio...
 LUCIO PAPIRIO
 Fosse ancora a me figlio,
 nol salverei.
 COMINIO
                         Tutto è per Fabio il campo.
 LUCIO PAPIRIO
 E giustizia è per me.
 PAPIRIA
                                         Perdona agli anni...
 LUCIO PAPIRIO
 Perdono, onde ben tosto
415in disprezzo io sarei, Roma in periglio.
 Morrà sotto le scuri.
 MARCO FABIO
 Non un Fabio però, non un mio figlio.
 A Roma, o Lucio. Ivi i suoi falli e merti
 bilancerà il Senato. A lui da un troppo
420severo dittator Marco si appella;
 e s’ei giudicherà che sotto il taglio
 di una scure il reo cada, io sarò il primo
 a condurlo al littore;
 e tra le verghe e ’l ceppo
425gl’insegnerà costanza il genitore.
 LUCIO PAPIRIO
 Sì sì, vadasi o Marco,
 a Roma e nel Senato. Ivi o ’l tuo figlio
 fia da lui condannato
 o in sua man deporrò quello i cui dritti
430sosterrò, finch’io ’l regga, eccelso grado.
 Al colpevol superbo
 dirà Cominio che l’attendo in Roma
 e che avrà in Campidoglio, ove sperava
 il mal chiesto trionfo, infamia e pena.
435E tu risparmia i prieghi, asciuga i pianti,
 Papiria. Dirò figlia,
 quando ti scorderai
 d’esser consorte a cittadin malvagio.
 È ver, Fabio è tuo sposo, io te lo diedi;
440ma tel diedi romano, eroe tel diedi.
 A lui toglie la colpa
 ciò che caro mel fece; e a te pur tolga
 la ragion de l’amarlo.
 Segui l’esempio mio. Più che col senso,
445col dover ti consiglia;
 o se moglie esser vuoi, non sei più figlia.
 
    Manlio vinse; e Tito, forte,
 a ria morte,
 benché padre, il condannò.
 
 MARCO FABIO e COMINIO
 
450   Ma di Tito ancor gl’imperi,
 perché fieri,
 Roma tutta detestò.
 
 LUCIO PAPIRIO
 
    Cadrà Fabio e vincerà
 de le leggi e del mio grado
455il timor, la dignità.
 
 MARCO FABIO
 
    Pria lo giudichi il Senato
 e svenato poi cadrà.
 
 COMINIO
 
    (Ma in suo scampo io le guerriere
 fide schiere accenderò). (Lucio Papirio entra in Roma e gli altri due vanno verso l’esercito)