Lucio Papirio dittatore, Vienna, van Ghelen, 1719

 SCENA XI
 
 PAPIRIA e QUINTO FABIO
 
 PAPIRIA
 Quinto.
 QUINTO FABIO
                  Sposa.
 A DUE
                                 Mio bene.
 PAPIRIA
 Roma tutta esce incontro
 al suo duce, al mio sposo. Io potea sola
 contener la mia gioia?
 QUINTO FABIO
270Non vaghezza di applauso e di trionfo
 affrettò il mio ritorno
 ma disio di abbracciarti, anima mia.
 PAPIRIA
 Quanto per te soffersi.
 QUINTO FABIO
 O per entrambi ben sofferte pene!
 PAPIRIA
275Quinto.
 QUINTO FABIO
                  Sposa.
 A DUE
                                 Mio bene.
 
    Non sento tutto il giubilo,
 mia vita, in abbracciarti;
 e pur t’abbraccio.
 
    Tu che lo stringi, amor,
280dimmi se mai legò
 l’uno con l’altro cor
 più dolce laccio.