Don Chisciotte in Sierra Morena (Zeno e Pariati), Vienna, van Ghelen, 1719

 SCENA IV
 
 DOROTEA e CARDENIO e poi LUCINDA
 
 CARDENIO
 Tutti già preme alto silenzio. Il tempo
 non è lontano; e se qui meco attendi,
 spettatrice sarai di nostra fuga.
 DOROTEA
 Fuga ch’è piacer vostro e mia vendetta.
 CARDENIO
1305L’uscio ecco aprirsi; ecco Lucinda uscirne.
 DOROTEA
 Bella così che quasi
 Fernando assolvo del commesso errore.
 CARDENIO
 Lucinda, abbiam propizio il cielo e amore. (Esce Lucinda da una porta)
 LUCINDA
 Qual giovane beltà trovo al tuo fianco? (Osservando Dorotea)
 DOROTEA
1310Nulla ti arresti. Io sono
 Dorotea l’infelice,
 più tradita di te.
 LUCINDA
                                 Quanti, o Fernando,
 miseri rese un tuo mal nato affetto!
 CARDENIO
 Non più indugi. Di mano
1315fugge la sorte al trascurato.
 LUCINDA
                                                   Andiamo.
 DOROTEA
 Nuova sciagura. Ecco Fernando.
 LUCINDA
                                                            O dei!
 Stanchi non siete ancor de’ mali miei.