Sirita, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA IX
 
 ROMILDA e i suddetti
 
 ROMILDA
 Lascia i lamenti. Il popolo giulivo
 te con Alinda attende.
 SIVALDO
 Della figlia che arrechi?
 ROMILDA
1355Qui sosterrà ministra
 la face nuzial. Tu fa’ che ad arte (Ad Ottaro)
 l’imeneo si ritardi,
 finché quella in sua man fiaccola ardente
 vedi presso a mancar.
 OTTARO
                                           Da questo indugio
1360qual ben per me ne speri?
 ROMILDA
 In sentirsi l’altera arder la destra,
 o gitterà la face...
 SIVALDO
 Sinistro augurio per l’infauste nozze.
 ROMILDA
 O spinta dal dolor, volgerà intorno
1365l’occhio languente ad implorarne aita.
 SIVALDO
 E a te facile fia rapirne un guardo.
 OTTARO
 Piaccia al ciel che mi giovi. Io spero e temo. (Si parte)