Sirita, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XII
 
 ROMILDA e OTTARO
 
 OTTARO
 Germana, abbiam sinora
 seminato in arena.
 ROMILDA
                                     Un vano sforzo
 non ti tolga l’ardir. Nel vicin bosco
 segui la bella. Ivi può offrirti ’l caso
485di che lieto restar.
 OTTARO
                                    Siami anche avverso,
 avrò almeno il piacer di rimirarla;
 né soffrirò che a quelle luci, ond’ardo,
 rival si appressi e ne rapisca un guardo.
 
    Dissi al cor, dal primo istante
490che beltà lo rese amante:
 «Di amar lascia o in te si avvezzi
 a penar la fedeltà».
 
    M’ubbidì; senza lagnarsi
 egli soffre oltraggi e sprezzi
495né lo stanca crudeltà.