Sirita, Vienna, van Ghelen, 1719

 SCENA ULTIMA
 
 SIVALDO e li suddetti
 
 SIVALDO
 Se minor de la brama
 non è ’l piacer, quando un gran ben si ottiene,
 da quel desio, che sì mi accese, o figlia,
1520di vederti congiunta a illustre sposo,
 pensar puoi la mia gioia;
 e tanto ella è più grande,
 quanto quel ti scegliesti
 splendor del regno nostro, eccelso eroe.
1525Coppia illustre di amor, vi abbraccio e stringo.
 E tu, cui tanta deggio
 felicità, o Romilda,
 tal ne attendi mercede
 qual può darti un re amante. Hai la mia fede.
 CORO
 
1530   Degni sposi, illustri amanti,
 chi mai fia che onori e canti
 vostri pregi e vostri amori?
 
    Gloria e fama il più ne tace;
 troppo a noi parria mendace
1535tutti in dire i vostri onori.
 
 Fine del dramma