Sirita, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA VI
 
 SIRITA e ROMILDA
 
 ROMILDA
 Anche serpe tra’ fiori,
 anche assenzio in cristallo, e sta nascosta
1270anche in placido aspetto ira e amarezza.
 SIRITA
 Fa’ che io t’intenda.
 ROMILDA
                                       Vincitor non mira
 torsi la preda né beltà un amante
 senza rancor.
 SIRITA
                           Romilda,
 mal mi conosci. In me non arde amore
1275né agghiaccia gelosia.
 Di ben, che non mi aspetta,
 perdita non mi accora,
 acquisto non mi alletta.
 Nol desio, non l’invidio e non lo spero;
1280e a l’alma indifferente
 averlo e non averlo è ugual pensiero.
 ROMILDA
 Fingi così ma in te ti rodi e struggi.
 SIRITA
 Fa’ qual prova più vuoi di mia costanza.
 ROMILDA
 Lieta oltre l’uso e adorna
1285potrai tu stessa de la coppia eletta
 onorar gli sponsali?
 SIRITA
 (Qual richiesta?)
 ROMILDA
                                  Ammutisci?
 A l’alma indifferente
 mirarli e non mirarli è uguale oggetto.
 SIRITA
1290Sì, lo potrò.
 ROMILDA
                        Ma d’astio piena e d’ira.
 SIRITA
 L’ilarità del cor vedrai nel volto.
 ROMILDA
 A noi mentir gli affetti è agevol cosa.
 SIRITA
 E tu norma prescrivi a mia virtude.
 ROMILDA
 Fra la garrula turba io non ti voglio
1295spettatrice oziosa.
 SIRITA
                                    A qual mi eleggi
 ministero non vile?
 ROMILDA
 Giusta il danico rito,
 ne’ più illustri imenei vergine eccelsa
 suol sostener la sacra facella.
 SIRITA
                                                      E questa
1300sfavillerà su la mia destra.
 ROMILDA
                                                  Intendo.
 Farai ch’ella di mano alor ti cada,
 onde i lieti imenei turbi il sinistro
 presagio e li ritardi.
 SIRITA
 Pria da la viva fiamma
1305arder mi lascerei la destra invitta.
 ROMILDA
 Al cimento.
 SIRITA
                        Al cimento.
 ROMILDA
 Troppo, amica, ti ostini in tuo tormento.
 
    È debolezza,
 è frenesia
1310finger fermezza
 per albagia
 ed esser e farsi misero
 per parer forte.
 
    Duol poi succede,
1315quando non giova.
 Pietà non trova
 chi cerca morte.