Ifigenia in Aulide, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XIV
 
 CLITENNESTRA e ULISSE
 
 CLITENNESTRA
 Ferma. O dio! Qual mi lasci... Io manco... Io moro. (Sviene e Ulisse la sostiene)
 ULISSE
 La misera vien meno.
1320Voi seguite la figlia. Io questo deggio
 pietoso uffizio alla regina vostra. (Vanno le guardie dietro ad Ifigenia)
 Sovra questo si posi
 rustico seggio. O numi!
 Val tanto Elena e Troia? (La posa sopra uno sterpo, appoggiata a un albero)
 
1325   Erto e scosceso è il colle,
 su cui s’estolle
 il tempio eccelso
 del merto e dell’onor.
 
    Non poggia all’alte cime
1330valor sublime,
 se pria non lassi,
 tra sterpi e sassi,
 orme ben grandi
 di sangue e di sudor.