Ifigenia in Aulide, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA PRIMA
 
 TEUCRO ed ELISENA
 
 TEUCRO
 All’amistà d’Ulisse
 io ne deggio l’arcano e tu al mio amore.
 ELISENA
 Pur ti vedrò punita,
 superba Ifigenia.
 TEUCRO
950Pria che tramonti il giorno udrai sua morte.
 ELISENA
 Teucro, ne temo ancor. Si tace a’ Greci
 l’oracolo funesto.
 Pietà, natura e sovra ogni altro, o dio!
 sarà l’amor d’Achille in sua difesa.
 TEUCRO
955Troppo importa alla Grecia
 che mora Ifigenia. Chi può salvarla,
 quando parli Calcante?
 ELISENA
                                             E s’egli tace?
 Non tacerà Elisena.
 TEUCRO
 Dove ten corri?
 ELISENA
                               A divulgare al campo
960il mal taciuto arcano.
 TEUCRO
 Ira feroce e inopportuna ad atto
 indegno or ti trasporta.
 Qual termin abbia l’opra
 osserva, indi risolvi. Io sarò teco.
 ELISENA
965Piacemi. Ancor per poco ira si copra.
 TEUCRO
 
    Non ti parlo di mia fede,
 non d’amor, non di mercede;
 maggior fiamma or t’arde in seno.
 
    Non affida a mar che freme
970le sue merci e la sua speme
 buon nocchier; ma tempo aspetta
 più tranquillo e più sereno.