Ifigenia in Aulide, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA II
 
 CLITENNESTRA e le suddette
 
 CLITENNESTRA
 La tua gloria e la mia chiedono, o figlia,
 che fuor d’Aulide tosto
500moviamo il passo e ritorniamo ad Argo.
 IFIGENIA
 Per qual cagion?
 CLITENNESTRA
                                 Siamo tradite entrambe;
 e Achille è il traditor. Più non s’affretta
 il perfido al tuo nodo.
 Troia pria vada in ceneri e in faville
505e poscia Ifigenia sarà d’Achille.
 ELISENA
 Che ascolto!
 CLITENNESTRA
                         Al grave oltraggio
 arrossir veggo e impallidir tue guance.
 Armati di virtù. Finora amasti
 in Achille l’eroe. Fuggi ora in esso
510degli uomini il più vile, il più incostante.
 ELISENA
 Il più spergiuro ed il più ingrato amante.
 IFIGENIA
 Ah! Tu Elisena ancor?
 CLITENNESTRA
                                           N’ode Elisena?
 Ecco la nova fiamma, ond’arde l’empio.
 I vezzi di costei n’han tolto Achille.
 IFIGENIA
515(Ben poc’anzi il temea l’alma oltraggiata).
 ELISENA
 (Achille ama Elisena ? O me beata!)
 IFIGENIA
 Ma, se di tal perfidia
 conscio era il padre, a che chiamarmi al campo?
 CLITENNESTRA
 Tardi ei seppe l’offesa e d’Argo allora
520n’avea tratte il suo cenno.
 IFIGENIA
 Che tosto non mandò fido messaggio
 con l’avviso del torto?
 CLITENNESTRA
 Altro messo, altro foglio era spedito;
 ma fortuna s’oppose.
 IFIGENIA
525E certa è la sciagura?
 CLITENNESTRA
 Arcade, alla cui fede
 il re commesso avea l’infausto avviso,
 tutto m’espose.
 IFIGENIA
                               O scellerato Achille!
 CLITENNESTRA
 Tempo fia di lagnarci. Or la partenza
530sollecita esser dee. La impone il padre;
 Arcade ne fia guida;
 io corro ad affrettarla; e tu, mia figlia,
 gli affetti tuoi con la ragion consiglia.
 
    Amasti in quel cor perfido
535la fede e la virtù;
 amar non devi più
 quel cor che con viltà
 mancò di fede.
 
    Ha troppo di baldanza
540chi reo d’infedeltà
 con pena e con costanza
 amar si vede.