Ifigenia in Aulide, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA PRIMA
 
 IFIGENIA ed ELISENA
 
 IFIGENIA
 Difendermi non posso
 da un segreto timor.
 ELISENA
                                        Di che ti turbi?
 IFIGENIA
480Nella bella Elisena,
 spoglia d’Achille, ho di temer cagione.
 ELISENA
 Beltà, se pur n’ho in volto,
 non ha con che allettar, quando è infelice.
 IFIGENIA
 Come fior per rugiada,
485crescon anche per pianto e grazie e vezzi.
 ELISENA
 Ardon oggi per te le sacre tede.
 Per te il talamo e l’ara
 si coronan di rose; e andrai d’Achille
 oggi sposa...
 IFIGENIA
                         E pur temo.
 ELISENA
490Che?
 IFIGENIA
             Me lontana, Achille
 è sollecito amante; e me vicina,
 è non curante sposo.
 Che fa? Qual grande impresa or sì l’ingombra?
 Sì pigro è l’amor suo?
 ELISENA
                                           Forse infedele...
 IFIGENIA
495No, da macchia sì vile
 lo assolve la sua gloria; ed io lo sgrido
 di trascurato, sì, non mai d’infido.