Ifigenia in Aulide, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VIII
 
 AGAMENNONE e ULISSE
 
 AGAMENNONE
 Qual ragion ti sospinge a farmi oltraggio?
 ULISSE
 Guardami e poi rispondo.
 AGAMENNONE
 Che sì, che a vista del possente Ulisse,
270temerò, qual fanciullo, ombre e fantasmi?
 ULISSE
 Conosci quest’anello e questo foglio?
 AGAMENNONE
 Ciò ch’è mio riconosco. A me lo rendi.
 ULISSE
 No, se prima non l’abbia
 letto per tua vergogna a tutti i greci.
 AGAMENNONE
275D’aprire il chiuso foglio ardir ti venne?
 ULISSE
 Per veder le tue frodi e prevenirle.
 AGAMENNONE
 Chi vi t’indusse?
 ULISSE
                                  Io stesso,
 d’Argo attendendo Ifigenia promessa.
 AGAMENNONE
 Dell’opre mie sei giudice o custode?
 ULISSE
280Lo feci e il dovea far; né son tuo servo.
 AGAMENNONE
 E dispor non poss’io d’una mia figlia?
 ULISSE
 La promettesti al ciel per comun bene.
 Non è più tua.
 AGAMENNONE
                             Non compro
 gli altrui piaceri con le mie sciagure.
 ULISSE
285O allor di frode o d’inconstanza or pecchi.
 AGAMENNONE
 Cangio voler, quando il cangiarlo è bene.
 ULISSE
 Par bene a te con falsi giuramenti
 tutta ingannar la Grecia?
 AGAMENNONE
                                                E a te par giusto
 che ad Elena si sveni Ifigenia?
 ULISSE
290Quella ritor giurasti al frigio amante.
 AGAMENNONE
 Il re giurò ma non il padre allora.
 Elena resti e Ifigenia non mora.
 ULISSE
 Dunque hai prefisso?...
 AGAMENNONE
                                             Il mio ritorno in Argo,
 pria che arrivi la figlia.
 ULISSE
295E noi t’avremo alzato al sommo impero...
 AGAMENNONE
 Eh! Questa volta poco
 giova ad Ulisse il favellare accorto.
 ULISSE
 Giovi l’altrui. Su, va’, congeda il campo.
 Credi Nestore vile? Inermi i Greci?
300Muto Calcante? Ah! Temi,
 temi a’ suoi detti il militar tumulto.
 Tra i numi e te sapran gli Achei qual parte
 debban seguir. La vittima promessa
 vorranno a forza; e la vorran gli dei,
305poiché gli dei l’han chiesta.
 AGAMENNONE
                                                    Ulisse, addio.
 Difenderla sapremo Achille ed io. (In atto di partire s’incontra con Teucro)