Ifigenia in Aulide, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA V
 
 AGAMENNONE e ARCADE
 
 ARCADE
 Sorta a gran pena è l’alba; e mentre ogni altro
 in Aulide riposa,
 tu, duce e re, stai sospiroso e vegli?
 AGAMENNONE
140A chi ’n umil fortuna
 pago è di quanto basta, invidia io porto.
 Chi regge altrui, più misero è di tutti.
 ARCADE
 Onde il tuo duol? Del grande Atreo tu figlio,
 re invitto, illustre sposo
145e padre...
 AGAMENNONE
                     Ah! Tal non fossi...
 Ma no... Tu non morrai... Pria mi si svelga
 l’alma dal sen che dal mio cor l’assenso.
 ARCADE
 Signor...
 AGAMENNONE
                   Mio fido, ascolta.
 Sai che per vento avverso,
150dopo tre lune in Aulide n’è forza
 stare oziosi. Alla gran dea di Cinto,
 che qui s’adora, un sacrifizio offrimmo
 Nestore, Ulisse, il mio germano ed io.
 Non v’era altri del campo. Agghiaccio e sudo,
155Arcade, in rammentarlo. Odi qual diede
 l’indovino Calcante
 oracolo funesto a padre amante:
 «Greci, Troia cadrà; propizio vento
 spingerà vostre vele al frigio lido;
160ma vergine real, che sia del sangue
 d’Elena, pria si sveni all’ara mia.
 Si sacrifichi, o Greci, Ifigenia».
 ARCADE
 Tua figlia?
 AGAMENNONE
                       Tutto il sangue
 mi si gelò. Vista, favella e moto,
165tutto perdei. Rinvenni al duolo, all’ira.
 Il cielo condannai. Giurai sull’ara
 non ubbidir la cruda legge; e volli
 depor lo scettro e dar congedo al campo.
 O dio! Perché nol fei? L’accorto Ulisse
170seppe voci trovar di sì gran forza
 che vinto alfin m’arresi e della figlia
 diedi alla morte, o iniquo padre! il voto.
 ARCADE
 O voto infausto! O sacrifizio orrendo!
 AGAMENNONE
 Scrissi alla moglie, e il quarto giorno è questo,
175che d’Argo a noi guidasse Ifigenia.
 ARCADE
 Con qual pretesto?
 AGAMENNONE
                                     Di promesse nozze.
 ARCADE
 Con chi?
 AGAMENNONE
                    Col forte Achille.
 ARCADE
 Senza temer del giovine feroce
 l’amor deluso e il provocato sdegno?
 AGAMENNONE
180Achille era lontano e si credea
 che la Tessaglia e Lesbo ancor gran tempo
 dovessero arrestarlo.
 ARCADE
 Or giunse al campo. Onde il rimedio al male?
 AGAMENNONE
 Qui scrivo a Clitennestra (Mostra una lettera ad Arcade)
185che torni in Argo e che a stagion migliore
 differite ha le nozze Achille istesso.
 Prendi, o mio fido, e tosto (Gliela dà)
 lor vanne incontro. Ah! Se la figlia il passo
 mette in Aulide, è morta.
190Cauto in tacer l’arcano, aggiungi a questo
 che dell’indugio delle nozze attese
 tutta la colpa ha il novo amor d’Achille
 con la schiava Elisena.
 ARCADE
                                           Il tuo buon servo
 ciò che tacer, ciò che dir debba intese.
 
195   Sprone al core ed ali al piede
 ho da fede e da pietà.
 
    Lieto resta, che al mio zelo
 giusto cielo arriderà.