Ifigenia in Aulide, Vienna, van Ghelen, 1718

 SCENA XIII
 
 IFIGENIA, CLITENNESTRA, ULISSE
 
 IFIGENIA
1265O dio! Parte sdegnoso e ’l suo furore,
 quant’ella sia, mi fa sentir la morte.
 ULISSE
 Vergine, al sacro ingresso
 stanno armati i più forti
 del nostro campo e ne fia escluso Achille.
1270Rassicurati. In lui
 d’Ifigenia vivrà gran parte. L’altra
 ne avrà la gloria; e la più vil fia spenta.
 IFIGENIA
 Or morrò più tranquilla e più contenta. (Ad Ulisse)
 Madre, è già tempo... Ah! Madre, (A Clitennestra)
1275perché tacita inondi
 di lagrime le gote?
 CLITENNESTRA
                                     È giusto il pianto
 in madre sconsolata.
 IFIGENIA
 L’avermi generata
 non a te sol ma a la comun salute
1280sia tuo conforto e pace.
 CLITENNESTRA
 Rifiuto ogni conforto e ne dispero.
 IFIGENIA
 Fammi cor, te ne prego, e di umil figlia
 gli ultimi voti adempi.
 CLITENNESTRA
 Ben sai ch’ogni tuo prego a me fu legge.
 IFIGENIA
1285Morta ch’io sia, non oltraggiar tue gote,
 non lacerar tue chiome e bruno ammanto
 le tue membra non cuopra.
 Per chi muor per la patria è ingiusto il pianto.
 Le dilette sorelle e ’l dolce Oreste
1290bacia per me. Ma più che d’altro, o madre,
 ti prego, al caro padre
 non rinfacciar mia morte
 e, qual sempre l’amasti, amalo ancora.
 CLITENNESTRA
 No, converrà che ognora
1295odii il tuo, più che padre,
 carnefice spietato.
 IFIGENIA
 Salvarmi egli volea. Nol volle il fato.
 CLITENNESTRA
 Altro per te far deggio?
 IFIGENIA
 Serba la mia memoria. Io parto, o madre.
1300Chi di voi mi accompagna al tempio, al rogo?
 ULISSE
 Sarà tua guida Ulisse.
 CLITENNESTRA
 Io pur ti seguirò, misera figlia.
 ULISSE
 Questo ti vieta il tuo signore e sposo.
 CLITENNESTRA
 Senza tormi di vita,
1305staccarmi non potrai da questi panni.
 IFIGENIA
 Madre, rimanti. A vista
 io sarei del tuo pianto assai men forte.
 Più temo il tuo dolor che la mia morte.
 
    Madre diletta, abbracciami.
1310Più non ti rivvedrò.
 
    Perdona al genitore.
 Conservami il tuo amore.
 Consolati, non piangere;
 e in pace io morirò.