Ifigenia in Aulide, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA V
 
 CLITENNESTRA, AGAMENNONE
 
 CLITENNESTRA
 Ben si vede che prole
1160sei del malvagio Atreo. Le tigri e l’orse
 ti dier le poppe o forse
 le implacabili furie o s’altro Averno
 ha di più scellerato.
 Come ti soffre il cor?...
 AGAMENNONE
                                            Donna, ti acheta.
1165Non farà il tuo gridar ciò che non fece
 de l’infelice il pianto. Uso e chiedo pietade
 e del pari la dimando. Amo i miei figli anch’io,
 quanto amarli conviene e, nol facendo,
 uom non sarei né padre.
 CLITENNESTRA
1170Tu gli ami e li condanni?
 AGAMENNONE
 Mi è grave il far ciò che costretto io faccio
 e mi è grave il non farlo.
 CLITENNESTRA
 E qual necessità ti vuol crudele?
 AGAMENNONE
 Quella che mi vuol misero.
 CLITENNESTRA
                                                   Tu solo
1175fabbro sei di tua colpa e di tua pena.
 AGAMENNONE
 Oh! Fosse in mio poter ciò che vorrei.
 CLITENNESTRA
 Per Elena nol fai? Nol fai per Troia?
 Pensi ad Elena e Troia il tuo germano,
 cui tanto preme la non casta moglie.
1180Con la sua Ermione ei la riscatti; e resti
 a la patria, a lo sposo, a noi la figlia.
 AGAMENNONE
 A noi chiedono questa i numi irati,
 questa da noi vorranno i Greci armati.
 CLITENNESTRA
 La difenda il tuo amore e quel di Achille.
 AGAMENNONE
1185Temo la civil guerra e la detesto.
 CLITENNESTRA
 Di’ che temi depor scettro e comando.
 Sol cieca ambizion ti fa tiranno.
 AGAMENNONE
 Orsù, qualunque io sia, taci e mi lascia.
 CLITENNESTRA
 Sola, dunque, a Micene e disperata
1190ritornerò? Non lo pensar. Quand’altro
 non possa il mio dolore,
 a svenar ti prepara e figlia e madre.
 AGAMENNONE
 A la miseria mia basta un delitto.
 CLITENNESTRA
 Vedi bontà! Vedi innocenza! Iniquo!
1195L’uccisor de la figlia
 teme uccider la madre. Ah! Tu di lei,
 io di me stessa ho già disposto. Addio.
 Del mio morir solo l’arbitrio è mio.
 
    Preparati a svenar e figlia e madre,
1200consorte e padre
 ma senza amore,
 senza pietà.
 
    Sì sì, l’onor ti pervertì;
 e nel tuo core
1205entrò col fasto
 la crudeltà.