Ifigenia in Aulide, Vienna, van Ghelen, 1718

 SCENA PRIMA
 
 ELISENA e TEUCRO
 
 TEUCRO
 A l’amistà di Ulisse
945io ne deggio l’arcano e tu al mio amore.
 ELISENA
 Pur ti vedrò punita,
 superba Ifigenia.
 TEUCRO
 Pria che tramonti il giorno, udrai sua morte.
 ELISENA
 Teucro, ne temo ancor. Si tace a’ Greci
950l’oracolo funesto.
 Pietà, natura e, sovra ogni altro, o dio!
 sarà l’amor d’Achille in sua difesa.
 TEUCRO
 Troppo importa a la Grecia
 che mora Ifigenia. Chi può salvarla,
955quando parli Calcante?
 ELISENA
                                             E s’egli tace?
 Non tacerà Elisena.
 TEUCRO
 Dove ten corri?
 ELISENA
                               A divulgare al campo
 il mal taciuto arcano.
 TEUCRO
 Ira feroce e inopportuna ad atto
960indegno or ti trasporta.
 Lascia che si maturi
 l’evento e poi risolvi. Io sarò teco.
 ELISENA
 Piacemi. Ancor per poco, ire, tacete.
 TEUCRO
 
    Non ti parlo di mia fede,
965non di amor, non di mercede.
 Maggior fiamma or t’arde in seno.
 
    Non affida a mar, che freme,
 le sue merci e la sua speme
 buon nocchier; ma tempo aspetta
970più tranquillo e più sereno.